Al via la nuova stagione 2023/24 “Cambiamenti”

Al via la nuova stagione 2023/24 “Cambiamenti”

Si comincia con il collaudato terzetto Simeoli, D’Angelo, Biondolillo che, dopo il successo di “Napoli…a colori”, si cimenta stavolta in un nuovo ed eccitante viaggio nel cinema e nella televisione degli anni d’oro che hanno segnato la storia culturale e del costume del nostro Paese e, nel contempo, capaci di parlare all’oggi e al futuro; il tutto, attraverso note musicali eseguite dal vivo, sketch, aneddoti e immagini ed invenzioni coreografiche.
Prima delle festività natalizie due esilaranti appuntamenti: il nuovissimo ed atteso show (con orchestra dal vivo) di Massimo Lopez e Tullio Solenghi “Dove eravamo rimasti”, sempre sorprendentemente irresistibili e inossidabili, ed il divertentissimo “Taxi a due piazze” di Ray Cooney in un’inedita versione al femminile diretta dall’esperta Chiara Noschese con una poliedrica primadonna d’eccezione come Barbara D’Urso che torna al teatro dopo quindici anni.
L’anno nuovo è altrettanto promettente: gradito ritorno per il comicissimo Biagio Izzo che in “Balcone a tre piazze” si trova a vivere una Vigilia di Natale piena di equivoci.
Ed ecco “Mine vaganti” di Ozpetek e “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, due film diventati cult e tra i più amati degli ultimi anni, sbarcare a teatro con le medesime regie originali ed entrambi con un folto cast di tutto rispetto, registrando ovunque sold out.
Tanta suspense, ironia e imprevisti nella commedia gialla di Agatha Christie “Trappola per topi” – di cui si dice un gran bene – con l’eclettico Lodo Guenzi e l’incalzante regia di Giorgio Gallione.
Mentre “Il Malloppo” spassosa e ironica commedia dell’inglese Joe Orton affronta temi e vicende familiari controverse e rocambolesche, sotto la direzione di Francesco Saponaro con Gianfelice Imparato, Marina Massironi e Valerio Santoro protagonisti.
Si chiude con l’immancabile Enrico Guarneri che – dopo le intense interpretazioni verghiane – veste i panni del brillante “bugiardo” goldoniano in cui la dice lunga sull’essere bugiardi… “le bugie rendono l’uomo ridicolo, infedele, odiato da tutti; per non essere bugiardi, conviene parlar poco, apprezzare il vero e pensare al fine”.